Mi
pare interessante in
questa sezione
indicare un articolo
tratto da un blog:
E' l' opinione di
una persona ( che in
buona parte
condivido) sulla
situazione attuale e
futura del mercato
immobiliare in
Italia.
Premetto che le cose
cambiano, almeno in
parte, se si fa
riferimento all'
acquisto della prima
casa o della casa
acquistata per
investimento.
Infatti nell'
acquisto della prima
casa gioca pesante
la componente
psicologica di
volere abitare in
casa propria e
pagare il mutuo
anzichè l' affitto.
I prezzi si stanno
abbassando
nuovamente e diventa
interessante
acquistare casa
anche in Italia e
nei luoghi turistici
come la
Sardegna,
Cagliari, la
Toscana, la Sicilia,
e il sud Italia in
genere dove maggiore
è stato il calo dei
costi delle
abitazioni.
Ecco l' articolo:
Novembre 2005 - La bolla speculativa immobiliare in Italia
Frequentemente si legge che i prezzi delle abitazioni cresceranno per
sempre, è proprio vero? Il “mattone” dai più è definito “bene rifugio”,
nel senso che si ritiene sia esente da crolli di valore, tipico invece
del mercato azionario che nel tempo subisce fluttuazioni in positivo ed
in negativo. Questo è certamente il più diffuso tra i luoghi comuni e
sarà il punto di partenza per i ragionamenti che seguiranno. Sottolineo
che tutte le considerazioni che seguono sono punti di vista personali e
riflettono il frutto di esperienze e osservazioni, legate a contesti
particolari.
Fatta questa doverosa premessa è possibile continuare. Il mercato
immobiliare in realtà, come ogni mercato, presenta fasi di crescita e di
calo che si susseguono nel tempo, l’unica differenza, rispetto al
mercato azionario, è che i cicli sono molto più lenti quindi, questa
alternanza può sfuggire o quantomeno risulta più difficile da cogliere.
I cicli sono invece ben evidenti se si osserva un grafico che mostra
l’andamento del valore degli immobili in un periodo di tempo
sufficientemente ampio. Si può aggiungere ora che il penultimo massimo
raggiunto dal mercato immobiliare italiano va collocato attorno al 1992;
tra 1992 e il 1998 invece il valore degli immobili è progressivamente
diminuito. L’ultima fase di crescita è quindi incominciata attorno al
1998 per diverse ragioni, la più evidente è stata l’introduzione di
mutui a tassi particolarmente convenienti unita alla sfiducia nel
mercato azionario per lo scoppio della bolla speculativa nel 2000-2001.
Questa ultima fase di crescita ha raggiunto nel corso del 2004 un nuovo
picco massimo. Se a questo si aggiunge che un numero molto elevato di
famiglie si sono pesantemente indebitate con mutui di lunga durata (15,
20 e 30 anni), che il mercato immobiliare in molti paesi del mondo è
simultaneamente giunto alla saturazione, che ovunque c’è stata una vera
e propria inondazione di nuove costruzioni, ritengo che quello che
accadrà tra breve sia di facile intuizione. L’euforia per i mutui a
bassi tassi d’interesse si è diffusa rapidamente, inducendo acquisti
anche in presenza di prezzi già elevatissimi, molto lontani dal valore
reale degli immobili. Questo meccanismo ha generato una vera e propria
corsa al rialzo, quindi una bolla speculativa che inevitabilmente, come
tutte, dovrà sgonfiarsi. I prezzi delle abitazioni prima o poi
necessariamente dovranno diminuire per adeguarsi al loro valore reale.
Chi si accinge oggi ad acquistare un immobile dovrebbe riflettere se è
veramente prudente comperare ora, indebitandosi in corrispondenza di un
massimo del ciclo immobiliare. Anche se nessuno ne ha la certezza e non
è possibile provarlo matematicamente, posticipare l’acquisto di un
immobile di uno o due anni dovrebbe riflettersi in un cospicuo risparmio
sul prezzo d’acquisto. I segni di rallentamento del mercato sono già ben
visibili. Il tempo medio necessario per vendere un immobile si è
notevolmente dilatato, se non raddoppiato rispetto al 2003, per le
strade si notano sempre più cartelli “vendesi” o “affittasi”. Chi ha un
minimo di dimestichezza nell’uso di internet può trovare facilmente
informazioni a conferma di quanto esposto finora.
Chiaramente non mancano opinioni contrarie, a favore dell’eterno rialzo
di valore degli immobili che provengono quasi tutte da società, che in
misura più o meno rilevante, operano nel settore immobiliare. Ricordiamo
che domandare agli addetti quale sarà il futuro del mercato immobiliare
sarebbe come chiedere all’oste se il vino che sta per servire a tavola è
di buona qualità oppure scadente. Recentemente però, anche gli
irriducibili sostenitori ad oltranza del perenne rialzo immobiliare
ammettono che il mercato sta dando cenni di rallentamento. Tuttavia, per
evidenti interessi personali, continuano ad esprimersi moderatamente con
frasi del tipo “Espansione più lenta nel 2006”, quando sarebbe più
corretto affermare “Recessione a partire dal 2006”. Occorre ricordare
che i cicli del mercato immobiliare sono estremamente lenti, il calo dei
prezzi quindi si articolerà non solo nel 2006, ma proseguirà anche nei
prossimi anni fino a raggiungere una nuova fase positiva di risalita dei
prezzi. A conferma di quanto esposto provate a domandarvi come mai
immobiliaristi italiani di spicco in questo periodo stiano tentando di
spostare i loro capitali verso nuove forme d’investimento. Perché San
Paolo Imi e Alleanza (Generali) in settembre abbiano deciso di vendere
quasi 1000 appartamenti a Mestre. E ancora, come mai Pirelli RE stia
investendo nell’immobiliare sì, ma in Germania, uno tra i pochi paesi in
cui la bolla immobiliare è già esplosa anni fa e dove quindi si prevede
una reale ripresa del settore. Robert J. Shiller illustre professore
della Yale University scrisse un libro dal titolo “Irrazionale
Esuberanza” col quale predisse con precisione lo scoppio della bolla
tecnologica del 2000. Il seguito di questo libro “Irrazionale
Esuberanza, Seconda Edizione”, uscito nella primavera 2005, aggiunge un
capitolo relativo alla bolla immobiliare. Il peggio è che la gente
ancora non si rende conto dell’esistenza del problema e del danno che ne
deriverà di qui a poco. Un altro elemento di preoccupazione è che
recentemente sono sempre di più le fonti d’informazioni che
preannunciano l’inizio di una stagione di rialzi di costo del denaro in
area euro, da parte di BCE. In termini concreti questo implica un
aumento di costo delle rate relative ai mutui a tasso variabile.
Alla luce di questi fatti, chiunque dovrebbe essere un po’ meno incline
nel credere, senza ragionare, che i prezzi delle case cresceranno per
sempre o quantomeno dovrebbe essere indotto a riflettere un minimo.
Quando tra poco il gioco improvvisamente si fermerà molti,
conseguentemente, rimarranno con il classico cerino acceso tra le dita.
Quanto esposto finora non è un invito incondizionato a non comperare,
dato che molte situazioni non prevedono la possibilità di posticipare
l’acquisto, ma una esortazione a valutare, prima dell’acquisto, prezzo e
condizioni del mutuo responsabilmente.
Se veramente pensate che il mattone non possa mai scendere di valore e
che non sia in atto una bolla speculativa, date uno sguardo a questi
grafici:
Il mattone negli ultimi 50 anni (fonte: “Mutui casa: quello che le
banche non dicono”, forum di Finanzaonline.com)
http://www.finanzaonline.com/forum/attachment.php?attachmentid=496541
Il ciclo immobiliare delle abitazioni (fonte: Cresme):
http://www.cresme.it/ftp/sistemi_informativi/cicloimmobiliare_abitazioni.pdf
L'orologio immobiliare europeo, febbraio 2006 (fonte:
scenari-immobiliari)
http://www.scenari-immobiliari.it/pdf_it/demo_andamenti_generali_2006.pdf
Un interessante forum di Finanzaonline: “Mutui casa: quello che le
banche non dicono”
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=626617
Postato da
Giampaolo
Venerdì 07 Aprile 2006 alle 22:22
Per quanti fossero interessati a seguire l’evoluzione della bolla
immobiliare in Italia e lo sgonfiamento, già iniziato alcuni mesi fa,
aggiorno il link del forum dato che recentemente è variato:
http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=78195&idd=2